CUBIArte, Andrea De Simeis


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Andrea De Simeis, 800 ritratti dei martiri di Derentò

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Il ritratto rappresenta nella letteratura dell’arte il topos in cui si celebra chi è vicino o lontano, per conservare e interrogare la memoria. I Ritratti hanno una connotazione universale, valida in ogni epoca; essi divengono lo specchio in cui si scorge il sentimento del tempo. Andrea De Simeis dimostra una rara abilità nel delineare i tratti e lo spirito di ciascun personaggio; con un taglio compositivo anti-retorico egli segna l’effigiato nella sua quotidianità: un’ispezione fisionomica approfondita che esprime con gesti estremamente naturali con le più diverse tecniche della calcografia.
Ma l’invenzione di ritrarre gli 800 martiri di Otranto nell’opera di De Simeis, svela anche l’ossessiva volontà di restituire un’imago a tutte le vittime dell’uomo, come traduzione del principio di identità, di riconoscibilità e certamente anche di giustizia: il diritto dei morti. In questa prospettiva i ritratti guadagnano il valore di testimonianza figurativa: 800 storie fanno il coro della medesima Storia, universale. L’allestimento nella sua interezza ostenta però un rigore che li declina evidentemente ad altri paradigmi: dall’ordine nelle teche degli ossari in S.S. Maria dei Martiri in Otranto, alle foto degli eroi nei memoriali e negli alloggi cimiteriali; agli elenchi verticali delle palazzine popolari; ai contatti sui social networks, ecc.

Ilenia Reale


Derentò
800 storie ...

Presentazione
ufficiale Derentò

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